saray

Ci sono nomi che non si pronunciano, si assaporano. Non si ascoltano solo, si sentono.
E poi c'è Saray.

Saray ha 19 anni ed è nata in Colombia, ma c'è qualcosa in lei che sembra ultraterreno. Come se fosse fatta di un po' di sole, un po' di fuoco e un pizzico di magia. I suoi capelli biondi, che cadono in onde perfette, non si limitano ad attirare l'attenzione: ammalia. Ha il tipo di capelli che ti fa venire voglia di perdertici, di seguire la scia di ogni ciocca come se nascondesse un segreto. Quando cammina, i suoi capelli danzano al vento, ed è impossibile non guardarla... impossibile non volerla seguire.

Ma la sua non è solo una questione di aspetto. Anche se, se vogliamo parlarne, dobbiamo essere chiari: Saray è stupenda. Ha curve che sfidano le leggi della logica, che fanno rallentare il tempo al suo passaggio. È una combinazione di sensualità e forza che percepisci prima ancora che apra bocca. Non ha bisogno di parlare per far voltare tutti. Non cerca l'attenzione, ma l'attenzione la trova sempre.

Eppure, ciò che ti affascina davvero di Saray non è ciò che vedi, ma ciò che provi quando sei in sua compagnia.
Ha un'atmosfera unica. Un mix disarmante di sicurezza, dolcezza e audacia. Parla con un sorriso complice, come se ti invitasse a far parte del suo mondo anche solo per un attimo. Ha quel modo di guardare che ti fa dimenticare cosa stavi pensando. E quando ride – perché ride molto, e con gusto – sembra che tutto intorno a te diventi più leggero, più facile, più bello.

Saray è una di quelle persone che non dimentichi mai. Che ti fa pensare a lei anche molto tempo dopo che se n'è andata. Che ti entra nella testa e sotto la pelle senza chiedere il permesso. Ha carattere, certo che ce l'ha. Non si lascia impressionare da chiunque e conosce il suo valore. È sicura di sé, autentica e senza filtri. Dice quello che pensa e vive come vuole. E questo, più della sua bellezza – che è innegabile – è ciò che ti toglie davvero il fiato.

Stare con Saray è come andare sulle montagne russe senza cintura di sicurezza. Ti emoziona, ti scuote, ti cambia. E la cosa più pericolosa non è cadere...
La cosa più pericolosa è non voler mai scendere.

Osate incontrarla?
Vi avverto: con Saray non ci sono mezze misure.
O entrate nel suo mondo... o rimanete fuori, a sognarlo.